lunedì 19 ottobre 2015

OGGI SI CHIAMA CYBERBULLISMO

Oggi parliamo di un tema importante


Buongiorno mamme,
Forse, anzi sono certa, non vi ho mai parlato di un problema che mi sta molto a cuore tanto da diventare il mio lavoro.. sto parlando dei DSA ovvero Disturbi Specifici dell'Apprendimento...

"È una bimba davvero sveglia, signora,  allegra vivace lavoreremo bene con lei qui a scuola..."

Già, in prima elementare chi ha una bella fantasia, tanto da scriversi da sola brevi storielle, è ben vista e considerata un alunna con un bel potenziale , specie se ha carattere forte e disinvolto..

"Devi stare attenta altrimenti fai tutti questi errori di grammatica che fanno i bambini di seconda, e stai attenta, non ascolti mai dopo è normale che non capisci. .."

In terza elementare le doppie mi fanno incrociare gli occhi sul foglio, e imparare tutti questi termini di geografia o storia per me è  difficili non mi entrano proprio in testa

"Non è possibile, con tutte le volte che ripetiamo la parte dovete ricordarvela"

E tutte quelle sere a ripetere la mia piccola parte con tanto orgoglio, sono faticose ma hanno dentro tanta voglia di farcela ma poi quella sera, le luci, tutti che mi fissano e la frase impressa nella testa che cerco cerco ma non c'è più.... e gli insulti di quei compagni cattvi ti fanno male come lame nel profondo del tuo cuore, perché tu ce lo avevi messo il cuore!

"Deve stare più calma e attenta, è sempre distratta e disturba!"

Le palline che arrivano sulla schiena dai bulletti mentre la maestra ti fa una domanda, l'insegnante che corre corre e non ti aspetta anche se annaspi, qul compagno di cui hai timore che ti minaccia, in silenzio durante un interrogazione,di dartele nel cortile perché sei nel suo gruppo e lo hai fatto sbagliare rispondendo male, sono tutte cose che rubano tempo alla prestazione in classe ed è dura ma nessuno lo capisce.

"Ma io non capisco, non sta mai attenta, così come farà a fare gli esami di quinta elementare? Ma a casa studia?"

Già gli esami, con tante cose a memoria e le operazioni, e poi le maestre che pensano che sei lavativa e le prenda in giro...

"Bhe è arrivata dalle elementari con la sufficienza forse è meglio il tempo pieno così studia un pò di piu. ."

E i numeri che erano numeri e le lettere che erano lettere ma che ora sono combinate insieme con mille parentesi, poi l'inglese  (e io facevo tedesco!!!!) che vuole oltre alle regole la pronuncia. E arrivano i mal di testa , i mal di pancia la mattina del compito..

#In italiano va bene, ma matematica ed inglese non ci siamo deve fare i recuperi e i compiti a casa"

E allora interi pomeriggi con l'insegnante del mattino , che però era costretta con noi anche il pomeriggio, quindi ci faceva fare confusi lavori di gruppo per "potenziamento delle conoscenze apprese in classe" così ti ritrovi con il bullo, l'emarginato sociale, il ragazzo con deficit e inizi a pensare che forse stai finendo dalla parte sbagliata Allora cerchi un aiuto nelle compagne amiche, se va bene e ne hai, cercando di non badare alle prese in giro dei compagni, ai brutti voti dopo ore di studio, che portano a punizioni che non ti puoi spiegare,sperando solo che finisca..

"È brava, ha potenziale ma non si impegna noi consigliamo un professionale".. con la mamma della tua amica che ti vede già su una brutta strada

La voglia di fare ci sarebbe anche stata e anche quella di non dargliela vinta per fare quello che volevi fare, ma la testa dell'adolescenza cozza contro tutte le regole preimpostate di un liceo e dopo la bocciatura si finisce di nuovo per forza sulla strada di un professionale...

Allora alle difficoltà a scuola che ti rendono vulnerabile, si accostano come uno spettro le discriminazioni, gli allontanamenti di chi al liceo ci va, anche se scrive temi che neanche una scimmia...

"Otto anni dopo, Signora suo figlio crediamo che possa essere dislessico, se ha altri figli conviene fare i test anche a loro perché c'è un carattere di familiarità .."

E allora analizzata un pò come un topolino da laboratorio...

"Dai test risulta che la ragazza ha un quoziente intellettivo sopra la media ed è DISCALCULICA  e DISLESSICA"

ah ecco!! vuoi dire che era normale che tutti quei numeri e quelle formule fluttuassero sopra la mia testa fumante ad ogni compito di algebra e che certe parole che avevo tanto ripetuto ad un certo punto sparissero proprio sul più bello e che anche se l'insegnante spiegava un concetto o un passaggio con "ma è  lì non lo vedi? ??" Io non lo vedessi proprio?????

Ecco, SI,  è possibile  che questo bisogno di trovare un modo , qualunque modo, per finire il compito, di pensare ad un immagine per ricordare una parola abbia reso il carattere più forte agli scherzi, alle battute ai colpi all'autostima e magari anche al tuo banco...

È possibile che le rida dietro le spalle per le strigliate del professore facciano piangere per un accettazione che a quell'eta è fondamentale...

È possibile che ti senta spinta verso un destino mediocre da chi ti insulta, pur sentendoti meritevole di qualcosa che ti renda davvero felice...

E allora E'POSSIBILE che se ci credi ti alzi e con la tua armatura vai avanti e ti crei il tuo modo e ce la fai e lo vedono anche gli altri e allora è lì che avviene il vero cambiamento....
... e ti ritrovi molti anni dopo su un treno che ti riporta a casa da tuo marito e tuo figlio di rientro da un corso di aggiornamento proprio sui DSA perché insegni al figlio di quel papà bullo a cavarsela nelle difficoltà scolastiche perché da solo non c'è la fa, a scuola e loro non sanno più cosa fare, o aggiorni con una conferenza quelle stesse insegnanti su come poter lavorare in classe supportando invece che punendo oppure semplicemente ti ritrovi con un ragazzino che ha paura perché gli altri iniziano a prenderlo in giro xke non lo capiscono e tu che ci sei già passata sai che passerà ma lo ascolti, lo aiuti, gli mostri il modo di capire le cose e lo accompagni fino a che non sarà passata davvero e con successo.


Quando c'è una difficoltà di qualsiasi tipo è facile essere vulnerabili e questo prima era tremendo ma forse più nascosto, mentre oggi con i social può diventare di pubblico dominio nel giro di secondi, si chiama CYBER-BULLISMO.
È pubblico per chi ne è vittima ma è  pubblico anche per TE insegnante, genitore, allenatore, amico, che se non lo denunci ne sei complice PENSACI E RICORDALO!!




Ho voluto condividere con voi questa testimonianza e se volete aspetto che condividiate le vostre o quelle dei vostri figli perché è giusto che possano avere una vita serena al di là di qualsiasi difficoltà più o meno grave perché le difficoltà si superano ma x l'ignoranza e la stupidità non c'è rimedio!!







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